Salta al contenuto principale
Working from scratch, following simplicity

Bastione Alicorno: una struttura sotterranea con un cuore verde nella città di Padova

Frequento ormai Padova da molti anni, prima per studiare all'Università e ora per lavorare, ma mi ha molto sorpreso scoprire una fantastica struttura all'interno di un piccolo e grazioso parco: il bastione Alicorno.

Questa è un'area verde con l'ingresso principale in via Cavallotti, si procede poi per un sentiero sterrato che complice la fitta vegetazione permette di isolarsi dal caos della città tutt'intorno e raggiungere il bastione. Sfortunatamente la vista non è interessante come la struttura muraria sotto di esso.

Il cancello di accesso è sotto due rampe di scale, ma viene aperto solo per spettacoli ed eventi privati ed è molto triste perché nasconde una grande area che rimane inutilizzabile per gran parte dell'anno. L’interno del bastione si articola in varie sale-piazzeforti, su due piani, con scale di collegamento. Luce e aria all'interno sono garantite dalla presenza di due larghe aperture sulla sommità.

Dove si trova?

Il parco e il relativo bastione si trovano a sud-ovest di Padova. Per maggiori informazioni rimando alla mappa di Google:

La storiaLa fonte di quanto riportato si trova qui: "Le mura cinquecentesche di Padova" (http://www.spaziopadova.com/SalvaVeneto/ctgIntern/forti/le_mura_cinquec…)

Fu costruito probabilmente ancora in epoca medievale a scopi difensivi e di controllo, in una delle zone portuali di Padova, già nel corso del ’400 viene ricordato come “torrione Liocorno” negli atti della Repubblica di Venezia per miglioramenti e adattamenti. Nel 1509 fu ricostruito in forme moderne, ma in materiali provvisori (terrapieno e legname) da fra’ Giocondo sotto la spinta dell’imminente attacco di Massimiliano e poi terminato in muro da Sebastiano da Lugano intorno al 1517.

Una vista panoramica dal bastione

Il giardino Alicorno, sulla sommità del bastione, è quanto resta del ben più ampio parco della villa Trieste, realizzato su probabile progetto di Giuseppe Jappelli. Ricco di alberi pregiati quali magnolie e cedri del Libano, era abbellito da un laghetto. Il proprietario Maso Trieste, fondatore della Banca Popolare di Padova, consentì che l’Osservatorio astronomico nel 1842, in occasione del IV congresso di Astronomia, ponesse qui un cippo a forma di obelisco, visibile tuttora, per indicare il meridiano di Padova. Nel 1922 una parte del parco venne espropriata e lottizzata. La villa Trieste venne abbattuta e con trentamila metri quadri edificabili venne completata la Città-giardino.

Una vista panoramica del sentiero vicino al cippo astronomico

Aggiungi un commento

Plain text

  • Nessun tag HTML consentito.
  • Indirizzi web ed indirizzi e-mail diventano automaticamente dei link.
  • Linee e paragrafi vanno a capo automaticamente.
CAPTCHA
This question is for testing whether or not you are a human visitor and to prevent automated spam submissions.

Aggiungi un commento

Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.

Plain text

  • Nessun tag HTML consentito.
  • Indirizzi web ed indirizzi e-mail diventano automaticamente dei link.
  • Linee e paragrafi vanno a capo automaticamente.
CAPTCHA
This question is for testing whether or not you are a human visitor and to prevent automated spam submissions.
Sponsored Links
Pubblicità

Nicola Rainiero

Ingegnere civile specializzato in geotecnica con l'ambizione di facilitare la propria attività lavorativa usando e creando software libero per un sapere condiviso e collettivo. Mi occupo anche di energie rinnovabili ed in particolare di geotermia a bassa entalpia. Sono da sempre appassionato di web design e modellazione 3D.